Valcamonica

La tradizione camuna torna a tavola: ecco i «ganei»

Si tratta di grossi casoncelli con ripieno di polenta di mais nero e baccalà, riscoperti dallo chef Raffaele Amoruso
Un piatto di ganei - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un piatto di ganei - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Ispirato da una canzone d’osteria e suggerito da una cuoca della Val Saviore, Raffaele Amoruso regala alla Valle un piatto dimenticato ma indimenticabile al palato. Dalla cucina dell’istituto alberghiero di Darfo, escono i «ganei», grossi casoncelli con ripieno di polenta di mais nero e baccalà. 

Nei giorni scorsi, all’istituto «Olivelli-Putelli», si è tenuta la presentazione del nuovo piatto che lo chef e appassionato di storia locale, ha riportato in tavola. «Mi sono ispirato ad una canzone che si cantava nelle osterie di Lozio e che l’amico Giacomo Goldaniga aveva raccolto in un suo libro», ha spiegato. «Il nome è stato coniato da una signora della Val Saviore e ho sviluppato l’idea creando questo casoncello ripieno di polenta di mais nero spinoso della Valle e baccalà, condito con un concentrato di pomodoro e soffritto di cipolla».

Un piatto povero ma sostanzioso che, negli anni del dopoguerra, serviva a sfamare le famiglie. «La scuola ha come obiettivo promuovere la cultura del territorio e la cucina è parte integrante di questo patrimonio», ha aggiunto il dirigente scolastico, Nino Floridia. «Ben vengano queste iniziative che permettono anche ai nostri studenti e ai docenti di conoscere le tradizioni». All’assaggio erano presenti Marco Bezzi, presidente dell’associazione Ristoratori di Valle Camonica e alcuni agricoltori locali.

 

 

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