Valcamonica

La mamma di Laura Ziliani: «Quei tre troppo attaccati ai soldi»

La signora Marisa durante le indagini disse ai carabinieri: «Non credo che mia figlia non si sia persa nel bosco»
Da sinistra Laura Ziliani, Paola e Silvia Zani. Nel riquadro Mirto Milani - Foto tratte dai profili Facebook
Da sinistra Laura Ziliani, Paola e Silvia Zani. Nel riquadro Mirto Milani - Foto tratte dai profili Facebook
AA

Con i cronisti, in questi oltre quattro mesi, non ha mai parlato. Anche ieri mattina, dopo che le sue nipoti erano state arrestate, ha opposto un garbato ma fermo «non rilascio alcun commento» a chi le ha suonato il campanello. Ma la signora Marisa, la mamma di Laura Ziliani e quindi nonna di Silvia e Paola, quando è stata sentita dai Carabinieri nel corso delle indagini non ha usato mezzi termini e anzi ha dato ulteriore sostanza ai sospetti che già avevano gli inquirenti: «Io non credo che mia figlia si sia smarrita nel bosco, continuo ad avere il dubbio che nemmeno sia uscita dalla sua abitazione la mattina dell’8 maggio, è il mio cuore di mamma che me lo dice».

Quando era stata ascoltata, il 17 giugno, la donna aveva riferito di un violento litigio tra la figlia e il fidanzato di sua nipote «scaturito dalle sue sgradite ingerenze nella gestione del patrimonio familiare». Una situazione che si è poi manifestata, secondo l’anziana, anche nei giorni successivi alla scomparsa dell’ex vigilessa: «Ho sempre avuto l’impressione che tutti, sia Mirto che le mie nipoti, siano troppo attaccati al denaro» e ha poi aggiunto un dettaglio importante che avvalora ulteriormente la tesi di un delitto premeditato. La signora Marisa infatti ha spiegato che «Mirto (il cadavere di Laura non era ancora stato trovato, ndr) attualmente gestisce gli averi della famiglia come se fossero i suoi».

La deposizione della madre della donna che si ritiene sia stata uccisa dalle figlie ha fornito utili elementi anche sulle incongruenze nel modo in cui le ragazze hanno gestito la situazione. «Non sono praticamente mai riuscita a discutere con loro della vicenda, sono sfuggenti. Anche ora, ad un mese dalla scomparsa, non riesco ad avere notizie sulle ricerche».

La nonna ha confermato che i rapporti tra sua figlia e Mirto Milani erano tesi per questioni economiche, le stesse che i carabinieri ritengono siano il movente dell’omicidio: «Laura era stata accusata da Mirto di spendere troppi soldi per la ristrutturazione degli appartamenti, me lo riferì perché era basita dal fatto che lui potesse intromettersi in maniera così invasiva in situazioni finanziarie che non lo riguardavano. (...) Ho saputo che ha rimproverato Silvia perché voleva regalarmi una vecchia lavatrice che non usavano».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato