La lana di pecora tiene al caldo gli studenti e fa risparmiare
Da scarto a risorsa. A tenere al caldo i piccoli studenti di Malegno, e a far risparmiare il comune, ci penserà da settembre la lana tosata dalle pecore. Un rifiuto speciale, che un tempo veniva usato per confezionare capi di abbigliamento e coperte, ma che oggi risulta difficile da smaltire, sarà utilizzato per confezionare dei pannelli isolanti che saranno posizionati sui muri della scuola elementare di Malegno.
Con circa mezzo milione di euro (ottenuti con un mutuo), l’amministrazione ha avviato il cantiere per la ristrutturazione dell’edificio, che precede numerosi interventi orientati soprattutto al risparmio energetico.
Negli ultimi anni, infatti, i costi di gestione energetici della scuola erano divenuti insostenibili. Per questo si è optato per un maxi intervento, che porterà anche al rifacimento del tetto, alla sostituzione dell’impianto elettrico con tutte luci a led e, infine, alla realizzazione di una sorta di trincea che tolga l’umidità dalla biblioteca (altro problema noto della struttura).
«In Sardegna - spiga il sindaco Erba - c’è una realtà analoga che utilizza la lana di pecora come isolante. I pannelli sono identici a quelli che usano la lana di roccia, ma hanno due vantaggi in più. Anzitutto sono naturali e obbligano i cittadini a ragionare sulla gestione dei rifiuti. E poi mettono in atto quell’economia circolare cui, come Amministrazione, siamo molto sensibili».
I lavori dovrebbero terminare pochi giorni prima del ritorno sui banchi di scuola.
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