Valcamonica

La Cotonella ha fatto ritorno a casa a 16 mesi dall’incendio

Il rogo del 30 novembre del 2016 non ha fermato la ditta, che si era spostata nella sede di Malonno
Legno e una grande vetrata per la Cotonella © www.giornaledibrescia.it
Legno e una grande vetrata per la Cotonella © www.giornaledibrescia.it
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Sedici mesi, per passare dalla distruzione del fuoco alla rinascita. Un tempo utile a tutti per rimboccarsi le maniche, continuare a lavorare e produrre, senza mai fermarsi, e in parallelo non smettere di sognare.

La nuova sede dell’azienda Cotonella di Sonico, andata in fumo la sera del 30 novembre 2016, è divenuta realtà e, dalla scorsa settimana, uffici, archivi e tutti gli ambienti di lavoro sono tornati a riempirsi di persone, di voci e di progetti. Grazie a una tenacia tutta camuna e all’impegno di chi vive ancora il proprio posto di lavoro un po’ come una seconda famiglia, la Cotonella - dopo sedici mesi di «esilio» forzato nella sede distaccata di Malonno - è tornata al suo posto lungo la Statale 42, in via Edison. 

In un edificio completamente rinnovato, realizzato con componenti in legno e una enorme vetrata, per rispettare la bellezza del paesaggio circostante, al cospetto delle montagne dell’alta Valcamonica. Le attività sono riprese, ma per la festa di inaugurazione si dovrà aspettare fino a maggio, quando finalmente si potrà brindare tutti insieme alla nuova ripartenza. Le immagini di quell’enorme rogo, che ha distrutto gran parte dell’immobile, e di quelle volute arancio verso il cielo sono ancora negli occhi di tutti.

Ma già il giorno successivo si guardava avanti, alla ripresa delle attività, senza perdere una sola ora o un solo ordine, e alla ricostruzione. Un caso fortuito ha voluto che il server, contenente tutti i dati, fosse stato intaccato solo in minima parte e la mattina del primo dicembre si è riusciti a far ripartire la macchina tecnologica, che ha permesso di far lavorare i dipendenti a Malonno. Meno di 470 giorni dopo è arrivato il tempo di percorrere a ritroso quei sei chilometri che separano le sedi di Malonno e Sonico, per riportare «a casa» scrivanie, faldoni e computer, e riprendere tutto ciò che era stato solo sospeso dal novembre 2016.

In un fine settimana è avvenuto il trasloco fisico e l’allaccio dei nuovi sistemi informativi: già lunedì della scorsa settimana erano operativi gli uffici amministrativi, marketing, la direzione e la pianificazione e nel giro di qualche tempo saranno trasferiti anche i laboratori. Il tutto in tempi record, senza perdere una sola ora di lavoro, senza lasciare a casa alcun dipendente, anzi, investendo. Un esempio di un’Italia e di una Valle che continua a correre e sognare.

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