L’Ice dome fa il botto: 8mila al teatro dei violini di ghiaccio

Ne ha parlato tutto il mondo: giornali, siti internet e social sono stati rapiti dall’incanto degli strumenti di ghiaccio suonati in un teatro delle nevi a quasi tremila metri di quota. Dopo lo stupore della passerella galleggiate di Christo, la terra bresciana è tornata protagonista grazie all’Ice dome sul Presena, l’arena realizzata dal consorzio Pontedilegno-Tonale che da gennaio a fine marzo ha ospitato oltre ottomila spettatori, per un totale di 52 concerti tutti andati tutti sold out.

Al punto che gli organizzatori hanno deciso, nel fine settimana conclusivo, di aggiungere una data. Questo sabato, invece, in quello che nel programma iniziale doveva essere il concerto conclusivo, è previsto l’Ice music party con i protagonisti dell’Ice music festival e ospite speciale il violoncellista e compositore siciliano Giovanni Sollima.

Nella data aggiunta, quella di domenica alle 15, si esibiranno le Voci dal ghiaccio, i Cantori da Vermei, con uno spettacolo di sole voci alla riscoperta di alcuni brani dimenticati, provenienti da diversi repertori tradizionali dell’arco alpino. Promosso. Durante la stagione si sono alternati diversi artisti del calibro di Naomi Berrill, violoncellista e cantautrice irlandese di fama internazionale, Alborada String Quartet e Cristina Donà. Tutti hanno suonato strumenti di ghiaccio creati dallo scultore americano Tim Linhart, spesso presente alle esibizioni. Non si è trattato solo di concerti musicali, ma di un’esperienza multisensoriale che ha coinvolto il pubblico, invitato a toccare le pareti di ghiaccio per sentirne le energie, a battere le mani a ritmo e a trasmettere sensazioni. Una magia di cui tutto il mondo ha parlato, con oltre duecento articoli tra carta stampata e web, una ventina di passaggi televisivi nazionali oltre a quelli di emittenti internazionali come la Cnn, l’Abc e Al Jazeera.