Isola ecologica, verde e palestra: i primi 100 giorni di Bontempi
Discontinuità: è la parola d’ordine che circola in queste settimane a Berzo Inferiore, dove sono andate in porto alcune operazioni che risolveranno problemi annosi e contribuiranno a migliorare i servizi per i cittadini e il decoro urbano. Nell’occhio del ciclone sono finite le manutenzioni del verde pubblico, l’isola ecologica e la gestione della palestra.
Tre ambiti che hanno subìto, o lo faranno a breve, un piccola (o grande, dipende dai punti di vista) rivoluzione.
Verde pubblico. Andiamo con ordine: che lo stato di cura di aiuole, parchi e altri piccoli spazi verde del paese fosse un po’ disordinato se n’erano accorti in molti. Anche l’Amministrazione non era per nulla soddisfatta di come andavano le cose (l’erba alta ne è una spia): per questo è stato «esternalizzato» il servizio di manutenzione, dapprima appannaggio comunale e oggi garantito dalla cooperativa Biennese. Il cambio è avvenuto a metà luglio e, a distanza di due mesi, le cose sono nettamente migliorate (c’è chi afferma addirittura che «la rotonda ora sembra un campo da golf»). Non solo: prima dell’estate le ore impiegate per la pulizia ordinaria del territorio erano trecento, oggi sono passate a cento e con risultati migliori.
Gestione diretta. La stessa cosa, ma a soggetti invertiti, avverrà anche per la palestra: in questi giorni parte la gestione diretta dell’impianto da parte del Comune, che affiderà le chiavi volta per volta alle associazioni interessate, senza l’impiego di terzi e con un controllo specifico sugli accessi e sui pagamenti.
Capitolo piattaforma ecologica: da tempo arrivavano in municipio segnalazioni di malfunzionamenti e di persone non autorizzate ad accedervi, di strani movimenti che hanno insospettito l’Amministrazione. Approfittando dell’estate, è stata riorganizzata tutta la gestione dell’isola, con nuovo personale che l’ha presa in carico. «Stiamo finalmente rimettendo un po’ di ordine - spiega il sindaco Ruggero Bontempi - e i riscontri della gente sono positivi: c’erano diverse piccole cose dell’ordinario che andavano sistemate».
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