Valcamonica

In Uruguay sulle orme del nonno trova una nuova famiglia

A Montevideo Valeria ha esaudito il desiderio del padre: scoprire perché Martino non era più tornato a casa
Foto ricordo. Le due zie appena ritrovate in Uruguay, Valeria e la figlia Eleonora
Foto ricordo. Le due zie appena ritrovate in Uruguay, Valeria e la figlia Eleonora
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È una storia di povertà, ma anche di affetti spezzati per cercare lontano una vita migliore, come sovente accadeva nei primi decenni del ’900. I protagonisti sono nonno Martino Tomasi, emigrato nel 1930 a Montevideo in Uruguay, e Valeria, la nipote ormai rezzatese da anni, che voleva sapere perché questo nonno sconosciuto non fosse mai più tornato dalla sua famiglia.

Caparbiamente, ora che dei Tomasi sono rimasti solo lei e il fratello (o almeno così pensava) ci è riuscita. Ha scoperto che laggiù ha due zie, Maria del Carmen e Maria del Rosario, figlie di nonno Martino, che si era rifatto là una famiglia. Così lei, il marito Aldo e la figlia Eleonora, che l’hanno sostenuta in questo viaggio nel passato, sono volati nei giorni scorsi a conoscerli e abbracciarli.

La storia. Per ricostruire questa storia dall’inizio Valeria si rifà ai ricordi delle due zie paterne Eugenia e Eufemia, ormai morte. La famiglia originaria di Vione vide imbarcarsi su un piroscafo per l’America Latina nonno Martino, che come molti suoi compaesani voleva cercare laggiù un po’ di fortuna per dare a quella sua poverissima famiglia qualche opportunità in più. In Valle lasciò la moglie Sandra, le figlie di 3 e 2 anni, e Tomaso, papà di Valeria, di circa tre mesi. Il viaggio, però, fu senza ritorno.

«Nella casa della nonna - ricorda Valeria - c’erano alcuni oggetti che parlavano del marito: un grande ritratto, ma anche buste con il francobollo di posta aerea sempre sue, segno che il legame non era spezzato del tutto».

Inizio ’900. Nonno Martino immortalato con moglie e figlia
Inizio ’900. Nonno Martino immortalato con moglie e figlia

Le lettere. All’inizio in questi scritti, letti molti anni dopo, lui chiedeva alla moglie di andare laggiù con i figli, ma vuoi perché non era possibile trovare i soldi per un viaggio così lungo, vuoi perché nata tra i suoi monti nonna Sandra non andò mai. La nonna mandava in Uruguay fotografie di momenti della vita familiare.

La prova è una foto della comunione di Valeria, che le zie di Montevideo hanno gelosamente conservato con altre cose appartenenti al nonno,come il baule di quando partì da Vione.

Valeria. In una foto delle zie
Valeria. In una foto delle zie

Martino però rimase povero e forse la vergogna di non essere riuscito a fare fortuna lo fece rimanere Oltreoceano, dove formò l’altra famiglia. Tomaso ha sempre avuto il desiderio capire dove fosse andato il papà, purtroppo non lo seppe mai, perché a soli 29 anni morì. Ora è toccato alla figlia Valeria raccogliere il testimone e dare seguito a quel desiderio. Nella piazza di Montevideo la rezzatese ha incontrato le zie e gli otto cugini.

«Mi sembra di aver vissuto un sogno - dice commossa -: ho trovato una famiglia con il mio stesso sangue e cognome».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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