Valcamonica

In Bassa Valcamonica è emergenza prostituzione

L'allarme della Caritas: «La situazione è preoccupante. Ragazze in strada fin dal mattino, bisogna fare qualcosa»
AA

«Il fenomeno è tornato alla grande». Così don Danilo Vezzoli, responsabile della Caritas di Darfo, commenta l’acuirsi del problema della prostituzione in bassa Valcamonica, in particolare nella zona di Boario. «Qui la situazione sta peggiorando moltissimo» è invece la considerazione del sindaco Ezio Mondini, che nelle scorse settimane ha organizzato una riunione con tutti i soggetti coinvolti nel contrasto al dilagare di episodi che stanno preoccupando le istituzioni.

Il quadro «è preoccupante», al punto che l’Amministrazione darfense ha scritto una lettera al prefetto per chiedere aiuto. Ad aggravare la situazione non è solo l’elevato numero di ragazze in strada - in particolare sarebbero tornate quelle di origine slava, che starebbero soppiantando le nigeriane -, ma soprattutto il fatto che il fenomeno si verifica per tutto l’arco della giornata, con la presenza di prostitute già alle 9-10 del mattino.

La località più colpita, dove il fenomeno si è concentrato negli ultimi tempi, è Boario centro, la zona dietro la Consolata fino all’area industriale, sempre di Boario. Ma ci sono i primi «ritorni» anche più a sud, nelle aree artigianali di Artogne e Piancamuno.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato