In Alta Valcamonica e a Borno si punta a sciare per tutto aprile

Un anno eccezionale per le presenze sulle piste dell’alta Vallecamonica e di Borno. Con numeri ben maggiori rispetto a prima della pandemia, al punto da far inneggiare al record dei record a Ponte di Legno.

Rispetto alla passata stagione, infatti, le piste di Temù, Ponte, Tonale e del Presena hanno fatto segnare un più otto per cento per i giornalieri, un più trenta per cento sui pluri-giornalieri, per un totale di più 27% per i ricavi del consorzio Ponte-Tonale. Tutto questo a stagione non ancora conclusa, quando allo stop ufficiale dello sci manca ancora poco meno di quattro settimane: la data di stop è fissata al primo maggio, questo vuol dire che si potrà sciare anche per tutte le vacanze di Pasqua. E tutto questo nonostante la scarsità di neve, con una stagione punteggiata da poche e non certo abbondanti nevicate e dai cannoni, abbinati ai gatti delle nevi, che hanno da un lato prodotto neve artificiale in abbondanza e dall’altro battuto le piste in ogni ora disponibile.

Un risultato consolidato sia dall’aumento degli appassionati provenienti dalla Lombardia e dalle regioni vicine, con anche alcuni turisti dal Lazio, sia dal ritorno in massa e in aumento degli stranieri, sia dall’est che dal nord Europa, che hanno riempito soprattutto gli alberghi del passo Tonale.

Non meno rosei i risultati sulle piste del Monte Altissimo: la Borno Ski area ha annunciato di aver totalizzato, rispetto all’anno scorso, quasi il venti per cento di primi ingressi in pista in più, per un totale di oltre 70mila primi ingressi di sciatori, oltre al 32 per cento di presenze giornaliere in più. Numeri che danno il segno di come la Valcamonica, nella sua versione invernale, piaccia sempre di più e venga scelta da sempre più turisti.