Il racconto della tragedia del Salimmo negli occhi dei testimoni
Le montagne respirano. Le montagne possono anche uccidere con un colpo di tosse. «Ero lì, a due metri da Pino. C’è stata un’esplosione come un fuoco d’artificio e poi ci è piovuto addosso di tutto: mi sono rannicchiata e ho cercato di ripararmi la testa. Non mi rendo ancora conto di quello che è successo».
Lorena Canova, Battista, Remo, Giuseppe ed Enrico sono tornati vivi dall’inferno di pietra del Salimmo: il maestro Pino Magistri di Pisogne, no. Aveva 62 anni, un sorriso sempre a portata di mano, una vita dedicata alla famiglia e alla musica e un mondo semplice fatto di note e amicizie vere. È morto sotto una nuvola di polvere, schiacciato da un masso di granito grande quanto un tavolo da cucina.
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