Il Fondo Ferri Piccaluga cerca un archivista
Dopo il dono, si passa alla fase operativa, ovvero al riordino, alla catalogazione e allo studio. Risale allo scorso anno la donazione che le figlie della ricercatrice e storica dell'arte Gabriella Ferri Piccaluga, Emanuela e Antonietta, hanno fatto al Sistema bibliotecario di Vallecamonica.
Negli ambienti al pianterreno del Palazzo della Cultura è stato raccolto l'intero archivio della storica dell’arte, che contiene migliaia di documenti, libri, immagini e appunti raccolti in una vita di studi e viaggi di ricerca. È nato così il fondo Gabriella Ferri Piccaluga: oggi è necessario completare e sistematizzare l'inventariazione dei documenti su base digitale e, soprattutto, ricostruire l'apporto dato dalla studiosa milanese alla storiografia camuna.
L'obiettivo è la pubblicazione del catalogo dell'intero fondo nell'ambito delle attività editoriali del Sistema. Per fare questo la Comunità montana ha indetto un bando per realizzare il percorso di riordino, catalogazione e studio della documentazione del fondo. Le attività d'indagine dovranno essere svolte partendo dai materiali donati, con un primo riordino dei documenti, una loro inventariazione digitale e la successiva analisi incentrata in particolare sui contatti della studiosa con la Valle, sul suo patrimonio artistico e con i diversi movimenti culturali.
Al concorso possono partecipare laureandi, neolaureati, dottorandi in Storia dell'arte, Lettere e Filosofia, Conservazione dei beni culturali, Archivistica e materie equipollenti: dovranno presentare domanda con curriculum e lettera di motivazione entro il 31 dicembre al Sistema bibliotecario.
Il vincitore percepirà 3mila euro e dovrà iniziare il lavoro l'1 febbraio, concludendo il 31 agosto.
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