Valcamonica

Il depuratore s’avvicina: via al bando d’appalto

Il primo lotto costerà quasi 5 milioni di euro Il progetto esecutivo del secondo entro il 2019
L’opera servirà i comuni di Edolo, Sonico e Malonno
L’opera servirà i comuni di Edolo, Sonico e Malonno
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Dopo litigi, rinvii, attendismi e discussioni, conditi da un sacco di burocrazia, autorizzazioni e tempi d’attesa infiniti, pare che per il depuratore di Edolo, Sonico e Malonno si sia arrivati - finalmente - alle ore decisive.

Il presidente del comitato unitario della Siv (la Società idrica di Valcamonica) Gian Battista Pasquini, nonché sindaco di Sonico, ha annunciato ieri che tutte le carte sono in regola ed entro fine settembre sarà pronto il bando d’appalto per l’opera, attesa da almeno quindici anni. Se non ci saranno nuovi intoppi il via al cantiere dovrebbe essere dato all’inizio del 2019.

Il progetto esecutivo è stato validato in primavera e la Siv ha ottenuto, nelle ultime settimane, tutte le autorizzazioni necessarie e formalizzato un contratto di supporto con la società Acque bresciane: è pronta quindi a preparare il bando di gara. Anche gli ultimi mesi, per il progetto, sono stati complicati e ogni passaggio è stato oggetto di discussione e trattative, compresa la scelta della stazione appaltante (sarà la Siv stessa).

In appalto andrà ora il primo stralcio funzionale del depuratore e delle fognature che collegano la prima unità di Malonno. Per il secondo stralcio, invece, che vedrà la realizzazione del collettore Malonno-Sonico-Edolo, si darà, entro fine anno, il via alla progettazione definitiva, con l’obiettivo di avere quella esecutiva entro il 2019.

Si tratta, sempre per il primo lotto, di circa 4,7 milioni di euro, comprensivi di Iva e somme a disposizione per circa 3,8 milioni di lavori. I fondi sono stati conseguiti con un contributo regionale di 600mila euro, 1,1 milioni sono stati messi a disposizione dai tre Comuni (con i soldi accantonati negli anni scorsi per la depurazione) e 3 milioni arriveranno da un mutuo che la Siv ha già acceso con l’Agenzia di credito, con la garanzia che l’Ufficio d’ambito (Ato) coprirà il rimborso delle rate di ammortamento.

Dell’opera si parla almeno da una quindicina d’anni. L’accordo di programma per la costruzione del depuratore consortile, infatti, risale a dodici anni fa, ma solo un paio d’anni orsono, le cose si sono fatte più concrete con l’attivazione della Siv, che ha acquisito il ramo acqua di Valcamonica servizi. In questo frangente è stato rivisto l’accordo di programma e assegnato alla Siv il compito della completa gestione, progettazione e appalto dell’opera, che oggi intravede la luce. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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