Il Consiglio di Stato «blocca» la bonifica di Selca

Chi inquina paga. Ad inquinare non è stato il curatore fallimentate e a pagare non sarà lui. In estrema sintesi è questo il verdetto con il quale il Consiglio di Stato ha chiuso la disputa sulla responsabilità della bonifica della Selca di Berzo Demo.
Per i giudici amministrativi è chiaro che ad inquinare la falda con ferro e fluoruri sia stata l'azienda fallita nel 2010 e fino allora attiva nella lavorazione di celle elettrolitiche da fonderia. Ma è altrettanto chiaro che il conto di quel massiccio inquinamento non può essere presentato a chi ora ne gestisce la liquidazione e quindi ai creditori.
La sentenza chiude una disputa durata anni e ripropone il problema della bonifica. Per spostare 45mila tonnellate di rifiuti dallo stabilimento servono circa 10 milioni di euro. Chi ce li metterà? E quando?
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