Il Blè torna a fare paura: frana la sponda a sinistra
È bastata un po’ di pioggia intensa per mandare di nuovo in tilt il territorio camuno. Quando Niardo sta ancora curando le profonde ferite, esattamente di fronte, tra Cerveno e Ono, è di nuovo scattato l’allarme.
Nell’alveo del torrente Blè sabato è caduta una nuova frana che preoccupa perché all’origine ci sarebbe un nuovo smottamento sulla sponda sinistra del torrente. Il fenomeno sarebbe di grandi dimensioni tanto che il materiale ha ostruito parzialmente il corso del torrente. Dissesto che si va a sommare alla frana presente sulla destra, che si muove lentamente e che ha scaricato l’ultima volta nell’estate 2021.
Emerge che l’acqua sta erodendo il piede dei due fronti dilavando materiali e rocce e innescando scivolamenti. C’è di più: oggi un tratto di alveo a circa 1,4 chilometri è ostruito, ma l’acqua riesce comunque a scorrere in sotterranea, per poi riaffiorare. Di conseguenza anche un ingrossamento minimo del torrente comporta erosione del materiale e scivolamento.
«C’è grande preoccupazione - dice il sindaco di Cerveno Marzia Romani -: i Comuni di Cerveno e Ono hanno chiesto alla Regione d’intervenire in fretta per svasare l’alveo, pulendolo dal materiale sceso a valle, per realizzarvi altre opere e monitorare con un sistema di allerta anche la nuova frana. Il bel tempo dei prossimi giorni dovrebbe garantirci più serenità, ma si deve agire subito con gli svasi, perché nuove piogge tipiche di novembre renderebbero rischiosi i lavori. Il problema è quanto materiale potrebbe scendere, perché con i fondi abbiamo realizzato le opere di contenimento, ma se si stacca mezza montagna c’è poco da fare».
Nel frattempo la Romani ha emesso un’ordinanza per vietare il transito sulla ciclabile alta all’altezza del guado sul Blè; i semafori presenti in loco sono attivi da sabato e in caso di pioggia è vietato anche l’attraversamento del ponte Bailey a valle.
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