Il 26enne morto precipitando tradito da un appiglio che ha ceduto
Sarebbe stato un appiglio di roccia che ha ceduto a tradire Saverio Ghilardi, il 26enne di Romano di Lombardia, precipitato nel vuoto da quasi tremila metri di quota, nella zona dei Corni di Premassone, sopra Edolo.
Una caduta che non gli ha lasciato scampo: il giovane alpinista, infatti, è precipitato nel vuoto in un canalone per quasi 200 metri. I compagni, sotto choc, sono riusciti a lanciare l’allarme con il cellulare. Da Bergamo si è alzata in volo l’eliambulanza: il personale del 118 è sceso con il verricello, purtroppo solo per constatare la morte del 26enne.
Dipendente di un autonoleggio all’aeroporto di Orio al Serio, lascia i genitori e due fratelli, Ettore e Stefano. A piangelo molti amici, tra i quali tanti condividevano con lui la passione per la montagna. La stessa che purtroppo gli è stata fatale in una luminosa giornata di giugno.
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