Valcamonica

I pitoti camuni diventano figurine

I graffiti di Capo di Ponte entrano di diritto nell'album che colleziona i siti italiani Unesco
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Devi arrivare a pagina sette per vedere soddisfatto il tuo orgoglio di camuno. Nel nuovo album di Panini sul «Patrimonio Unesco in Italia» la sezione dedicata al sito Unesco numero 94 «Arte rupestre in Valcamonica» è tra le prime.

Forse perché i beni camuni sono stati i primi in Italia a essere riconosciuti nella lista mondiale. Ma anche i bresciani possono lustrarsi di questo nuovo prodotto, in vendita
nelle edicole da qualche giorno. Sulla prima pagina dell’album, quella dedicata alle news, vanno appiccicate due figurine la prima delle 192 totali è dedicata ai «Longobardi in Italia.


I luoghi del potere», di cui anche la città di Brescia fa parte dal giugno 2011. Fa sorridere, pensare di tornare bambini, scartare un pacchetto di piccole foto adesive e incollarle su una raccolta, sperando di trovare i "pitoti" camuni. Eppure e così: in tutta Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, ci saranno persone che collezioneranno queste immagini e, aprendo la loro bustina di figurine potranno sapere che anche in Valcamonica c’è un sito tutelato dall’Unesco, che comprende sette parchi di incisioni.
 

I graffiti si sfogliano tra le pagine insieme al Colosseo e Pompei, alle Dolomiti e alle Isole Eolie, a Venezia e Assisi, ai Trulli di Alberobello e alle Necropoli Etrusche di Cerveteri e Tarquinia. Ma le primizie non sono tutte qui. Se Brescia, benché non nominata come città, è in prima pagina per essere l’ultima a essere stata riconosciuta, in seconda pagina si parla già di Valcamonica.

Quale primo sito riconosciuto nel nostro Paese, la Valle degli antichi camuni si è meritata anche la figurina numero sette. Le 25, 26, 27 e 28 di pagina sette, invece (pagina intitolata «Vallecamonica. L’arte rupestre»)danno la possibilità di conoscere - ai sardi tanto quanto i friulani - i cervi «animali importanti nelle civiltà camuna», le figure incise e l’arte che «si arresta con la
conquista romana della Valle».
 

Ogni pagina, oltre a una breve descrizione e ai riquadri per le figurine, contiene una mini-scheda con anche le coordinate geografiche Gps. «Il progetto nasce da una collaborazione tra la Panini e l’associazione Beni italiani Patrimonio mondiale Unesco, promotrice dell’iniziativa - spiega con soddisfazione Francesco Manella, sindaco di Capo di Ponte e consigliere nazionale del sodalizio -, e ci permette di arrivare anche al pubblico dei più giovani. È un’iniziativa originale e innovativa per diffondere la conoscenza del patrimonio italiano: non è solo un affascinante viaggio alla scoperta delle tappe artistiche e culturali nostrane, ma anche un omaggio a quelle che sono le eccellenze italiane».


L’album «Patrimonio Unesco in Italia» e le figurine si trovano in tutte le
edicole nazionali.

Giuliana Mossoni


 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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