Fuoco divora una cascina a Vione
La giornata volge al termine. È autunno e alle otto le attività agricole sono tutte finite: le mucche sono nella stalla, già munte e col fieno pronto, la stalla è pulita, gli attrezzi al loro posto. Tutto è rigovernato, nella grande stalla dei Riva, in località Goie, all'ingresso di Vione.
Manca una manciata di minuti alle venti quando alcuni vicini vedono bagliori nell'oscurità, lunghe lingue di fuoco che sfumano all'insù; si precipitano fuori e si sente già l'odore di bruciato nell'aria. Va in fiamme la stalla dei Riva e tutto il paese si mobilita: là dentro ci lavora una famiglia con due indiani, bisogna fare presto. I proprietari, per fortuna, sono assenti, ma dentro ci sono una quarantina di capi di bestiame. I vionesi accorrono, arrivano i Vigili del fuoco volontari di Vezza d'Oglio e Ponte di Legno, la Protezione civile del paese al gran completo. L'incendio ha aggredito il fienile e si sta propagando all'attigua stalla.
I primi che pervengono mettono in fuga le bestie: si salvano tutte le manze, ma purtroppo per una quindicina di vitellini non c'è nulla da fare.
D'un tratto, poi, un boato squarcia la serata dell'alta Valle. Anche chi abita lontano sente nettamente quel botto. La paura irrompe nella testa dei vionesi e fa temere il peggio. Ma nessuno è coinvolto: un mezzo agricolo, probabilmente una trattrice o un serbatoio, sono esplosi. Arriva altra gente e i Vigili del fuoco di Boario, con mezzi più potenti, tutti danno una mano; la Protezione civile ha fatto una sorta di diga su un torrente lì vicino per pompare l'acqua.
Con bagliori arancio che hanno illuminato l'alta Valle, le operazioni per domare l'incendio sono andate avanti sino a notte inoltrata.
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