Valcamonica

Fumo come zucchero filato: la Bassa Valle soffoca nel Pm10

Dal primo novembre ad oggi, per 25 giorni, il livello delle polveri sottili è schizzato oltre quota 50 microgrammi per metro cubo
Centralina di monitoraggio dell'aria
Centralina di monitoraggio dell'aria
AA

La Bassa Valcamonica «soffoca» nel Pm10: dal primo novembre ad oggi, per 25 giorni, il livello delle polveri sottili è schizzato oltre quota 50 microgrammi per metro cubo facendo suonare l’allarme della centralina di monitoraggio dell’Arpa che si trova a Darfo Boario Terme. Un dato preoccupante che, se raffrontato a quelli di Brescia città e dell’hinterland, conferma la teoria che il fondovalle camuno è molto più... pianura che montagna.

A far schizzare i sensori delle apparecchiature di monitoraggio sono stati i cinquanta giorni senza pioggia, i fumi dovuti all’accensione di fuochi all’aperto e il fenomeno dell’inversione termica che trattiene l’aria più vicina al suolo: la cappa di fumo simile a zucchero filato che da giorni aleggia sul fondovalle è lì da vedere.

«La speranza è che possa piovere o nevicare il prima possibile - ha ammesso Attilio Cristini, assessore all’Ambiente del Comune di Darfo che da qualche anno è in prima linea per cercare soluzioni valide per il miglioramento della qualità dell’aria -. Rispetto allo scorso inverno che è stato più piovoso, abbiamo avuto un incremento di giorni che hanno superato la soglia massima di Pm10 ma, fortunatamente, siamo ben lontani dai livelli di qualche anno fa».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia