Fugge a piedi per chilometri per evitare i Cc
Una fuga a piedi attraverso campi e strade, attraversando cancelli e abitazioni private, oltre sterrati e fossi. Una corsa di quasi quattro chilometri in piena notte, dalla provinciale 42, in territorio di Piancamuno, fino ad un fosso di Gratacasolo. Dove è stato bloccato dai carabinieri, che ha pure cercato di aggredire.
Tutto comincia lungo la provinciale camuna. Sono le 4.30 di mattina quando i Cc di Pisogne incappano in un uomo che cammina da solo lungo la grossa arteria. Si fermano e lo approcciano, chiedendogli come mai si trovi lì. Per tutta risposta l’uomo scavalca il guard rail, corre lungo il terrapieno e cerca di dileguarsi. I militari lo inseguono per chilometri, tenendo d’occhio quell’uomo che salta cancelli e giardini, fino ad arrivare a Gratacasolo, che dista qualche chilometro.
A questo punto l’uomo, forse esausto, cade in un fosso fratturandosi un polso. I carabinieri si avvicinano e un militare rimedia qualche botta prima che scatti infine l’arresto. Dai controlli risulta evidente il motivo della fuga disperata. L’uomo, di origini polacche, era destinatario di un mandato di arresto europeo: il 7 novembre del 2001 era stato infatti condannato per truffa.
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