Valcamonica

Frana a Rino di Sonico, un milione di euro di danni e l'allerta continua

A dirlo è Gian Battista Pasquini, sindaco del paese, che segnala: «Le stazioni di allarme sono state danneggiate»
VAL RABBIA, SCATTA L'ALLERTA
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Resta alta l’attenzione a Rino di Sonico, in alta Valcamonica, dopo il rischio di esondazione del torrente Rabbia di sabato notte: le previsioni meteorologiche per le prossime ore annunciano ancora forte maltempo per stanotte e anche per la giornata di domani. I circa 60 cittadini che sono stati evacuati dopo la frana, avvisati dalle sirene del sistema d’allarme (installato dopo il disastro del 2012) e poi rientrati, potrebbero di nuovo dover uscire dalle loro case tra qualche ora.

A dirlo è Gian Battista Pasquini, sindaco del paese, attraverso un lungo post pubblicato sulla sua pagina Facebook in cui condivide gli ultimi aggiornamenti sullo smottamento.

«Nella mattinata di oggi è stata eseguita una verifica con sorvolo in elicottero da parte dei tecnici, determinando che la colata detritica si è innescata al vertice della Val Gallinera (la Val Bombiano non ha dato nessun tipo di allarme)». Questo ha provocato una frana di materiale roccioso (sommariamente misurato in circa 250.000 metri cubi), con danni elevati sia alla confluenza Val Rabbia - fiume Oglio, sia con accumuli di «massi ciclopici di grosse dimensioni».

«La prima stima dei danni a seguito delle verifiche effettuate con i tecnici dell'Utr di Brescia è di circa un milione di euro», specifica il primo cittadino.

Monitoraggio fuori uso

Lo smottamento in alta Valcamonica - Foto tratta da Facebook
Lo smottamento in alta Valcamonica - Foto tratta da Facebook

Le stazioni di allarme dell'asta Val Gallinera sono state gravemente danneggiate e al momento risultano fuori uso. «Pertanto si sta seguendo tramite la Ucl (Unità di Crisi Locale) la procedura di controllo manuale, monitorando gli allarmi pluviometrici delle stazioni bivacco Festa e malga Bombiano e, ovviamente, le condizioni meteo». In caso di nuova allerta e evacuazione, dunque, le sirene saranno attivate manualmente e la cittadinanza dovrà riunirsi nel luoghi di ritrovo stabiliti dal piano di emergenza.

«Si ribadisce - sottolinea il sindaco - che le condizioni di evacuazione determinano il divieto di avvicinarsi alle sponde della Val Rabbia, sia nei punti presidiati sia lungo gli argini fuori presidio. Le persone che hanno bisogno di essere alloggiate, così come coloro che potranno usufruire di ospitalità da parte di amici parenti, sono pregati di avvisare il vicedindaco al numero 348.7368054».

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