Fioccano disdette di turisti stranieri nelle località di montagna
Soddisfazione per le vacanze di Natale, preoccupazione per il dopo. Se i turisti «di prossimità» non si faranno attendere nelle località sciistiche bresciane, dove negli alberghi è già annunciato il sold out (in realtà qualche disdetta nei giorni scorsi è fioccata, ma stanno fortunatamente arrivando prenotazioni last minute), in sospeso restano soprattutto gli stranieri.
Dopo l’Epifania, infatti, si apre il periodo delle settimane bianche dei turisti provenienti dai Paesi dell’est e dal nord Europa. E tra incertezze, restrizioni e lockdown sparsi sono già arrivate circa il cinquanta per cento delle disdette. Ogni giorno ci sono chiamate per avere informazioni, per cancellare o mettere in preallarme le strutture ricettive. «In questi giorni si sta sciando bene: le piste sono belle e tutto il carosello è aperto - dice Michele Bertolini, direttore del consorzio Ponte-Tonale -, ma siamo preoccupati per quel che accdrà dopo l’8 gennaio.
Gli italiani stanno rispondendo bene per le vacanze, ma a gennaio e febbraio è il tempo delle settimane bianche degli stranieri e siamo solo al 50 per cento di prenotazioni. Ogni giorni ci chiamano e ogni Paese si sta comportando in modo diverso. Lo sci è gestibile, lo sono molto meno la ristorazione e gli alberghi. Oggi c’è un moderato ottimismo, ma facciamo fatica a guardare avanti».
E alcuni alberghi temono di dover chiudere dopo il nove gennaio.
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