Fiamme Verdi, sul Mortirolo il ricordo dei «Ribelli per amore»
Il Mortirolo è stato anche quest'anno teatro del tradizionale incontro delle Fiamme Verdi di Brescia e della Vallecamonica nel segno del ricordo e del suffragio dei «Ribelli per amore».
Dopo le restrizioni imposte lo scorso anno dall’emergenza Covid, quest'anno la cerimonia è stata sobria ma solenne allo stesso tempo, come si addice all’esternazione di sentimenti e stati d’animo che hanno radici e convincimenti profondi.
Il saluto ai partecipanti, più numerosi del solito e con la presenza di molti giovani, è stato portato dal sindaco di Monno, Romano Caldinelli, mentre a nome delle Fiamme Verdi e del presidente provinciale Alvaro Peli ha preso la parola Roberto Tagliani che da tempo dedica energie allo studio di uomini e luoghi della Resistenza bresciana. Quest’anno l’orazione ufficiale è stata assegnata a Fausta Gulberti, camuna da anni impegnata, anche per ragioni familiari, a difendere e diffondere i valori incarnati dalle Fiamme Verdi.
«Questi ribelli - ha detto durante la messa monsignor Tino Clementi, cappellano delle Fiamme Verdi - avevano ben capito che spendersi per i fratelli era il modo più giusto per mettere in pratica il Vangelo».
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