Fatture false per 250 milioni nella frode fiscale formato maxi
Un imprenditore cinquantenne della Valcamonica è stato denunciato dalla Guardia di Finanza di Pisogne per una frode fiscale da 60 milioni di euro, realizzata con un sistema di 13 società cartiere che hanno emesso false fatture per 250 milioni di euro, evadendo imposte sui redditi, Iva e Irap.
Le indagini sono iniziate nel 2011, per le Fiamme Gialle è stato complesso ricostruire il quadro della frode dato che le aziende fittizie, tutte nel settore della minuteria metallica, erano scatole vuote prive di qualsiasi documentazione contabile.
Negli anni sono state emesse 8mila fatture false per costi inesistenti pari a 100 milioni di euro. Del sistema hanno beneficiato 330 imprese, che hanno potuto gonfiare i costi.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato