Escursionista precipitato a Corteno: via libera per la sepoltura
Non è stata disposta l’autopsia. Per gli inquirenti non c’è mistero sulla morte del 46enne Marco Borsari, residente a Loiano in provincia di Bologna , e trovato senza vita sabato sui monti tra Corteno Golgi e Aprica nella zona del Dosso Pasò, ad oltre 2mila metri di quota. Il sostituto procuratore Carlotta Bernardini ha firmato il nullaosta per la sepoltura e restituito la salma alla famiglia dell’escursionista.
I dubbi erano legati all’epoca del decesso, perchè il 46enne potrebbe essere infatti precipitato nel vuoto due giorni prima rispetto a quando il cadavere è stato prima identificato e poi recuperato. Lo stato del cadavere ha subito fatto capire che non si trattava di un episodio legato alla stessa giornata di sabato. Letti gli atti, la Procura ha stabilito che si è trattato di un incidente in montagna.
A lanciare l’allarme, attorno alle 10 di sabato, era stato un altro appassionato di montagna che ha visto il corpo senza vita sul fondo di un ghiaione.
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A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
Il 46enne bolognese risulta essere arrivato nella zona tra Valcamonica e Valtellina mercoledì 5 luglio, da quel giorno risulta ospite di un residence di San Pietro. Sembra che lo stesso giorno sia uscito per una escursione sui monti sopra le valli di Sant’Antonio, in territorio di Corteno Golgi dove è inciampato in un tratto di sentiero esposto, precipitando per diversi metri.
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