E-bike e auto elettriche per andare a lavorare e a scuola
Andare da casa a scuola e da casa al lavoro in bici e farlo in un territorio dove il numero di auto in circolazione per residente è il più alto in Lombardia. Il progetto «Moove in green» della Provincia di Brescia e del Bim è alle battute finali: nei comuni coinvolti sono arrivate le e-bike e sono pronte anche le auto elettriche.
Mancano ancora alcuni interventi infrastrutturali, ma l’obiettivo è partire in primavera. Alla base di tutto quanto c'è l’idea di utilizzare la Ciclovia dell’Oglio non solo per il tempo libero e per turismo, ma anche per andare al lavoro e a scuola, per gli spostamenti di fondovalle, evitando di prendere l’auto. Con ovvi benefici per l’ambiente, il traffico, la salute e tutto il resto. Anche il potenziamento della ferrovia è preso in considerazione, per connetterla con la ciclabile e con i principali poli d’attrazione della valle, quali ospedale, scuole, zone industriali, centri commerciali.
La Provincia ha già acquisito 80 mezzi: 7 auto familiari, 3 van e 70 bici, sta predisponendo 25 stazioni di ricarica e metterà a disposizione una app per l’uso collettivo e pubblico dei mezzi. Mentre il Bim si sta occupando di realizzare gli interventi infrastrutturali per il miglioramento dell’accessibilità della Ciclovia, con opere in sette Comuni, tra cui il sottopasso per la stazione a Boario.
L’intento è facilitare la connessione tra la ciclabile e quattro poli attrattivi come la zona commerciale-industriale di Sonico e Cividate, i poli scolastici di Edolo e Breno, l’ospedale di Esine, l’area industriale di Pisogne. Le auto elettriche andranno una in ogni comune: Edolo, Cedegolo, Capodiponte, Breno, Darfo, Pisogne e Sulzano; a Edolo, Breno e Pisogne arriverà anche un van. Le bici saranno suddivise nei sette comuni. Per le manutenzioni la Provincia erogherà 300 euro annui a bici per un lustro.
A presentare ieri il progetto c’era il consigliere provinciale Giampiero Bressanelli, con alcuni tecnici del Broletto, e il responsabile del Parco Adamello Guido Calvi, con i sindaci coinvolti. «È un’iniziativa finanziata nel 2017, che ha avuto molti passaggi delicati - commenta Bressanelli - ma ora siamo alle battute finali, con soddisfazione da parte di tutti. È una scommessa, ora va comunicata bene ai cittadini, per fare il salto di qualità». Il progetto vale 1,5 milioni, 920mila dal ministero e 620 dagli enti locali.
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