Dopo l'alluvione a Niardo iniziati i lavori per la ferrovia: «Ma l’intervento sia risolutivo»
Da cinquanta giorni, a Niardo, si lavora ininterrottamente per liberare strade, case e attività commerciali dai detriti trasportati dall’esondazione dei torrenti Re e Cobello avvenuta alla fine di luglio. Da qualche giorno le operazioni sono iniziate anche sulla linea ferroviaria, sommersa da enormi quantità di materiali per un tratto di quasi un chilometro, che ne hanno determinato il fermo dal 28 luglio scorso. Nelle settimane in cui volontari, Protezione civile, vigili del fuoco e altre maestranze si sono dati da fare per ripristinare, almeno in parte, la normalità in paese, tra i binari tutto è rimasto immobile.
Ora che le operazioni di sgombero si sono attivate anche sulla linea ferroviaria, la premura e l’invito dell’Amministrazione comunale di Niardo è che venga data priorità all’incremento della sezione idraulica dei due torrenti, esondati proprio in corrispondenza dell’interferenza con i binari. La strozzatura dei corsi d’acqua presente sotto la linea ferroviaria ha infatti determinato una delle ostruzioni che hanno causato l’invasione di fango e detriti in paese.
L'appello
Per questo motivo il sindaco Carlo Sacristani ha scritto una lettera a Ferrovie Nord ed all’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Terzi, sottolineando come questo sia il momento per e realizzare un’opera in grado di risolvere il problema. «Per noi - afferma il primo cittadino - l’aumento della sezione idraulica di entrambi i corsi d’acqua è un intervento prioritario e, in questo momento, più facilmente valutabile e realizzabile, piuttosto che essere preso in esame successivamente al ripristino della funzionalità della linea e del manufatto nella situazione originaria, la cui conformazione ha determinato i problemi di esondazione di fine luglio».Il via ai lavori anche sulla ferrovia è visto da tutti in modo positivo, come un ulteriore segnale di ritorno alla normalità, ma sarebbe un inutile dispendio di risorse, tempo ed energia ripristinare tutto come prima per poi magari intervenire in un secondo momento (o, peggio, non intervenire). «Sarebbe auspicabile che Ferrovie Nord valutasse attentamente gli interventi da noi suggeriti», conclude il sindaco.
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