Valcamonica

Dopo l'alluvione, il piano di Niardo per investire i 3 milioni di euro

Nel primo Consiglio comunale a seguito del disastro il sindaco ha illustrato il da farsi, dando la precedenza agli interventi più urgenti
NIARDO, IL PIANO PER RICOSTRUIRE
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Primo Consiglio comunale post alluvione a Niardo. I temi trattati erano di puro carattere amministrativo, ma il sindaco Carlo Sacristani non poteva esimersi dal parlare di quanto successo due mesi fa, per l’esondazione dei torrenti Re e Cobello e la distruzione in particolare delle località Crist e Brendibusio. Anche perché tra il pubblico c’erano parecchie persone colpite in modo grave.

Tempistiche

La maggiore preoccupazione della gente è capire se, come, quanto e quando riceverà i fondi per poter ricostruire la casa, in alcuni casi non più agibile. Su questo tema, dopo la concessione dello stato di emergenza l’8 settembre da parte del Governo e lo stanziamento di tre milioni e 250mila euro, il primo cittadino ha chiesto e ottenuto delucidazioni, illustrate nel corso della seduta.

La dichiarazione d’emergenza è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale il 19 settembre ed entro 30 giorni dalla deliberazione, ovvero l’8 ottobre, sarà emanata l’ordinanza di Protezione civile in cui saranno disposte le indicazioni per l’attuazione degli interventi da effettuare e i tempi per la ricognizione degli ulteriori fabbisogni per il ripristino dei danni al patrimonio pubblico e privato.

Gli interventi urgenti

A seguire sarà richiesto l’elenco degli interventi urgenti a difesa del territorio e della popolazione e di quantificare le spese sostenute e da sostenere per il soccorso alla popolazione, compreso il contributo di autonoma sistemazione per chi ha ricevuto ordinanza di evacuazione. Sarà chiesto di effettuare una ricognizione delle necessità più urgenti di riduzione del rischio e dei danni subiti dalle abitazioni e dalle attività economiche e produttive su appositi moduli.

I 3,25 milioni sono da destinare alle prime spese urgenti sostenute dagli enti territoriali per il soccorso alla popolazione e gli interventi di messa in sicurezza per eliminare i pericoli. Sacristani ha anche comunicato che Ferrovienord sta proseguendo con i lavori di ripristino della linea e, dopo la sua lettera, ha dato la disponibilità ad adeguare anche le sezioni idrauliche che attraversano i binari, «colpevoli» di aver causato le esondazioni. Tutto è subordinato ai risultati dello studio di bacino in via di predisposizione da parte della Regione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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