Valcamonica

Dopo 150 anni, arrivano le nuove mappe catastali

Sono 25 le località camune con carte risalenti all’800. Le novità interesseranno anche Paspardo e Cimbergo
Una veduta aerea di Capo di Ponte - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta aerea di Capo di Ponte - © www.giornaledibrescia.it
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Le mappe catastali della media e bassa Valcamonica, da Capo di Ponte sino a Piancamuno, per un totale di 25 Comuni su 40, risalgono all’Ottocento. Negli anni Sessanta del secolo scorso, quando sono state riviste a livello nazionale, il lavoro non è stato concluso, soprattutto per mancanza di fondi, e alcuni territori, tra cui la Valcamonica e la Valsabbia, sono rimasti esclusi.

Per colmare questo gap, che porta ad esempio a non aver segnata la Statale 42 e a non aver chiari parecchi confini, la Comunità montana ha stretto con l’Agenzia delle entrate un accordo per la revisione della documentazione nei 25 paesi. Le attività sono iniziate lo scorso anno, con la creazione di un centro servizi specializzato in ambito cartografico per revisionare tali mappe attraverso rilievi già effettuati nell’ambito di altri progetti comprensoriali e dei nuovi.

Nell’iniziativa sono stati coinvolti gli Ordini professionali di geometri, ingegneri e architetti, ai quali è stato spiegato il progetto e chiesto di verificare la mappa segnalando eventuali anomalie.

Il primo Comune ad aggiornarsi è Capo di Ponte: i lavori di elaborazione sono stati conclusi e la mappa è stata validata dall’Agenzia delle entrate; ora verrà pubblicata all’albo pretorio e, trascorsi trenta giorni, diverrà ufficiale. Dal 3 settembre al 2 ottobre, per assistere i cittadini nella consultazione degli atti, sarà istituito uno sportello in municipio aperto il lunedì dalle 15 alle 18 e il mercoledì dalle 9 alle 12 con i tecnici della cooperativa Csc, della Comunità montana e dell’Agenzia delle entrate.

«Grazie a questo lavoro - spiega il consigliere del Bim Mauro Testini - la mappa è allineata alla realtà del territorio e sovrapponibile alle altre cartografie disponibili, così come l’intero territorio comunale viene identificato con un’unica sezione censuaria ed eliminati i fogli logici che creavano incomprensioni ai non addetti alla materia. Non solo, il documento è anche integrato dal reticolo idrico minore, le strade pubbliche e le acque demaniali sono rappresentate correttamente».

In 10 mesi di lavoro sono stati elaborati 26 fogli di mappa, 7.145 particelle terreni e 2.004 fabbricati. Il prossimo Comune a finire sotto osservazione sarà Paspardo, che godrà di migliorie sulle modalità operative per ridurre i tempi di lavoro, e a seguire Cimbergo.

 

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