Domani Zavtra, il grazie di chi riceve direttamente gli aiuti
Uno dei timori più grandi delle persone, quando si effettuano delle donazioni o si raccolgono aiuti, è quello d’essere poco efficaci, che i fondi non arrivino là dove c’è davvero più bisogno. Una preoccupazione che non sfiora neppure l’associazione Domani Zavtra e la sua immensa rete di volontariato e sostenitori.
Da oltre due decenni il sodalizio è operativo, sia in Ucraina, sia in Valcamonica-Sebino e, più in generale, nel Bresciano, per supportare soprattutto i minori in orfanotrofio, ma anche le strutture sanitarie. Così un tempo, così ancora di più oggi.
Grazie ai contatti sul posto, sparsi in diverse località del Paese in guerra, la grande quantità di aiuti spediti in territorio ucraino arrivano diretti alla popolazione, con foto e video che documentano sia la fase di trasporto sia quella di distribuzione e ritiro da parte della gente. Donne, bambini, anziani che vengono raggiunti da furgoncini e auto, con a bordo soprattutto cibo e medicinali collettati in Vallecamonica e zone limitrofe. I ragazzi ucraini di Domani Zavtra, ormai adulti, operano a tutto campo.
A Chernihiv Igor ha sostituito la sua macchina con un furgone per la distribuzione dei beni e Artem sta gestendo la logistica, mettendo a disposizione i locali e suoi ragazzi. Natasha, responsabile dei servizi sociali, ha sott'occhio le reali necessità degli anziani e riesce a recapitare in modo capillare gli aiuti, mentre Serghey, Andrey e Michael si stanno dando da fare nella consegna di cibo e medicinali.
Il fronte sanitario
È stato anche aperto un punto farmaci, dove le persone possono ritirare gratuitamente ciò di cui hanno bisogno e la collaborazione con il gruppo di giovani «Volontery Myru» ha consentito di ampliare la distribuzione anche nei paesi vicini e nelle campagne. A Kherson, invece, con grandi difficoltà Valia riesce a fornire medicine ai bisognosi e in parallelo Kostantin, Lyuba, Kolia e Vita hanno favorito contatti fondamentali per le attività in Italia.
Un grande aiuto agli ucraini feriti è arrivato grazie alla consegna, due settimane fa, delle tre ambulanze donate nel Bresciano. All’ospedale di Gorodnya è stata realizzata una piccola cerimonia, in cui il sindaco e una responsabile dell’ospedale hanno presentato al personale il nuovo mezzo. Non è la prima ambulanza che il presidio di Gorodnya riceve dal Bresciano: già otto anni fa Domani Zavtra aveva portato un primo mezzo, tuttora utilizzato.
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