Valcamonica

Dodici fiocchi in un solo giorno: a Esine è boom di nascite

Dall’inizio dell’anno già oltre cento i neonati. La direzione strategica dell’Asst della Vallecamonica«Un bel messaggio di speranza»
Da inizio anno sono nati all'ospedale di Esine un centinaio di bambini
Da inizio anno sono nati all'ospedale di Esine un centinaio di bambini
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Erano diversi anni che, in ospedale a Esine, non si vedevano così numerosi i fiocchi rosa e azzurri nel reparto di Ostetricia e Ginecologia. Nella sola giornata di giovedì 18 febbraio sono nati ben dodici bambini, sei maschietti e altrettante femmine, di cui otto sono stati parti spontanei e quattro i cesarei.

Un boom di neonati che conferma il trend intravisto già lo scorso anno, nonostante la pandemia, e confermato nelle prime settimane del 2021, quando le nascite sono state già oltre cento. Un risultato frutto del sempre maggiore apprezzamento per la professionalità e la sensibilità delle unità operative di Ostetricia-Ginecologia e di Pediatria di Esine, ma anche del fatto che i reparti di maternità più vicini, come quello di Iseo, hanno purtroppo recentemente chiuso.

Dopo le preoccupazioni dovute al Covid-19 - con il reparto che non ha mai chiuso, ma anzi ha rinforzato il suo presidio con accessi differenziati e sicuri per le partorienti e i bambini - questo è uno dei più bei messaggi di speranza per guardare al futuro con più serenità.

«Si tratta di un piacevole evento - dichiara la direzione strategica dell’Asst della Vallecamonica -, che costituisce la riprova del grande e altamente professionale lavoro svolto, grazie al quale sempre più donne, non solo del territorio camuno, scelgono la nostra azienda per partorire. Ma non solo, è anche un messaggio di speranza per il futuro in un momento storico così travagliato». Lo sforzo del personale è stato molto grande, per coprire tutti i turni in ostetricia, sala parto, sala operatoria, al nido e in reparto. Un super lavoro per il quale ne è valsa la pena, basta mettere piede in Maternità per assaporare un’aria nuova, molto più gioiosa. Purtroppo, nonostante questo numero molto alto di nascite, non si assiste a un’inversione del trend del calo demografico di cui da anni soffre la Valcamonica, ma resta pur sempre un bel segnale di speranza.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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