Valcamonica

Dieci mesi di lavoro e tanto cuore: «È un restauro esemplare»

Nella parrocchiale di Angolo Terme, sono stati rinvenuti anche alcuni dipinti coperti dopo il restauro
L’affresco raffigurante la Santissima Trinità - © www.giornaledibrescia.it
L’affresco raffigurante la Santissima Trinità - © www.giornaledibrescia.it
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Per completare il capolavoro sono bastati dieci mesi di lavoro e tanto cuore. Dopo aver rifatto completamente la copertura e rimesso a nuovo le facciate, la chiesa parrocchiale di Angolo Terme ha ritrovato i suoi colori originali e una luminosità antica che sembrava perduta: grazie alla caparbietà dalla comunità, al lavoro dell’architetto Valentina Gaioni e della restauratrice Emanuela Montagnoli Vertua di Muratello di Nave, la parrocchiale del Seicento risplende di nuova luce.

«È un restauro esemplare», ha sottolineato il cardinal Giovan Battista Re in occasione della celebrazione della messa solenne per la ricorrenza di San Lorenzo. Esemplare per qualità, rapidità ed efficacia, se si considera che durante i lavori sono stati rinvenuti anche alcuni dipinti coperti dopo il restauro datato anni Sessanta. «Sembravano due chiese diverse, completamente slegate dal punto di vista cromatico», ha spiegato Emanuela Montagnoli Vertua. «Sul presbiterio abbiamo rinvenuto un affresco della Santissima Trinità di rara bellezza. La fuliggine e le infiltrazioni di umidità avevano danneggiato pesantemente le decorazioni e, man mano avanzavamo con i lavori, ci siamo accorti dell’esistenza di tanti dettagli che erano andati perduti». Tra questi, anche le Litanie della Vergine Maria e un dipinto di San Luigi Gonzaga e San Giovanni Napomuceno.

Oltre 240mila euro la spesa complessiva per l’intervento: di questi, 175mila euro finanziati da Regione Lombardia con un contributo a fondo perduto e un finanziamento decennale, 10mila euro da Comunità Montana di Valle Camonica, 12mila da Fondazione della Comunità Bresciana e il resto con risorse della parrocchia. Icosti. «È un sogno che non era previsto ma che si è avverato grazie alla buona volontà di tante persone», ha spiegato don Attilio Mutti, parroco di Angolo. «Ricordo che nel 2015 erano partiti i lavori di rifacimento del tetto e delle facciate che avevano comportato una spesa non indifferente: strada facendo si è presentata l’occasione di completare il restauro anche all’interno e abbiamo fatto il grande passo. Vogliamo dire tanti grazie: da chi si è occupato dei lavori, a chi si è preoccupato di pulire la chiesa tutte le settimane per permettere la celebrazione delle messe festive».

Ora, non resta che un ultimo sforzo. «A settembre cominceremo il restauro dei dipinti della soasa e dell’altare del Fantoni», ha concluso don Attilio. «Speriamo che tutta questa bellezza possa accrescere anche la bellezza e l’unione della nostra comunità».

 

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