«Diamoci una seconda mano» apre le porte dell’inclusione
Un temporary shop per guardare al futuro con un po’ meno di angoscia. Lo aprirà oggi pomeriggio alle 17 un gruppo di genitori di ragazzi disabili quale primo step di un sogno-progetto volto a creare strutture abitative dinamiche dove accoglierli e permetter loro di raggiungere una maggior autonomia e inclusione.
Il collegamento tra un negozio, che resterà accessibile in via Vittorio Veneto 89 a Borno sino al 6 gennaio, e uno sguardo in avanti più sicuro è presto spiegato. Molto spesso, dopo gli anni passati sui banchi di scuola, per tanti disabili non esiste alcuna prospettiva concreta di inclusione sul territorio: le famiglie, con questo shop, hanno deciso di iniziare a crearla da sole e da zero.
In vendita ci sono oggetti e materiali recuperati o donati, che hanno permesso di creare un negozio del riuso che vuole diventare un punto di incontro con la realtà esterna, un luogo dove far assottigliare il confine tra normalità e disabilità e dove proprio tutti potranno entrare.
Tutti i dettagli sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, giovedì 27 dicembre, scaricabile anche in formato digitale.
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