Di corsa contro il cancro nel ricordo di Michele Mondini
Sono passati otto mesi dalla morte di Michele Mondini, quarantunenne di Gianico stroncato da un tumore al cervello che se l’è portato via in una fredda giornata di fine novembre. Chi ha conosciuto Michele lo descrive come un uomo energico, sensibile, ricco di entusiasmo, coraggioso: ha lottato fino alla fine, deponendo le armi solo quando è stato costretto ad arrendersi da un male troppo più grande di lui.
Resa che non è stata totale. Michele ha deciso infatti di donare il suo corpo alla scienza, perché venga trovata una cura ad un male che ad oggi risulta troppo spesso ancora inspiegabile: la sua salma è stata trasferita all’ospedale universitario di Bologna e tornerà a casa fra qualche mese, cremata, per essere sepolta accanto ai corpi dei genitori.
Michele faceva parte del «Gruppo Aragosta», un’associazione nata nel 2015 per la realizzazione del presepe a Capo di Ponte, e che gli amici hanno trasformato, dopo che lui se n’è andato, in un gruppo che organizza iniziative di solidarietà contro chi sta ancora lottando contro il tumore.
Il primo maggio è stata organizzata la «Run Aragosta», una corsa non competitiva per famiglie e runner, con partenza ed arrivo a Capo di Ponte e che ha permesso di raccogliere fondi per 14.400 euro. Soldi che sono stati poi donati all’hospice del reparto di Oncologia dell’ospedale di Esine e che hanno permesso di acquistare otto poltrone letto e altrettanti bifronte con con ruote e tavoli, oltre che diversi articoli di biancheria che sono stati consegnati ieri all’ospedale camuno.
È così che l’esempio e il coraggio di Michele continuano a vivere nei gesti di chi grazie al suo esempio ha raccolto il testimone che lui ha dovuto cedere: il prossimo evento del Gruppo Aragosta sarà dal 17 al 19 agosto per il MotorX all'oratorio di Capo di Ponte.
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