Valcamonica

Darfo, per il bimbo travolto ore di speranza

Per il 12enne rimasto schiacciato da due lastre di cemento all'interno dello stadio di Darfo un raggio di speranza
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Il giovane Nicola Giacomi continua a giocare la sua partita più importante nel reparto di Rianimazione pediatrica dell’Ospedale civile di Brescia, da dove ieri sera è filtrato un raggio di speranza: il ragazzino ha superato il delicatissimo intervento chirurgico durato quasi 7 ore ma l’equipe medica predica prudenza e i riscontri sul positivo esito dell’intervento si dovrebbero avere non prima di sei/sette giorni.

Un orizzonte di tempo che somiglia ad un’eternità, dopo le lunghissime 24 ore di buio. L’incidente che si è consumato lunedì sera all’interno dello stadio comunale di Darfo, intanto, si arricchisce di nuovi particolari: nella giornata di ieri i carabinieri del Radiomobile di Breno hanno ascoltato alcuni dei compagni di squadra del 12enne di Ceto, rimasto schiacciato da due piastre di cemento mentre attraversava un varco aperto nel muro che separa l’antistadio dal campo in erba.

Anzitutto, nel tratto incriminato erano presenti tutti e cinque i manufatti che compongono il muro ma pare che uno di questi - il secondo partendo dal basso - fosse lesionato. Lunedì verso le 20, la squadra di Esordienti aveva appena terminato l’allenamento: al fatidico «tutti sotto la doccia», i giovani atleti si sono precipitati in direzione degli spogliatoi e quattro di loro - tra cui Nicola - anziché lasciare il campo di gioco dal cancello di servizio avrebbero voluto sbucare sulla pista di atletica passando per il varco che era stato aperto poco prima forzando e rompendo in due la piastra di cemento.
Nel momento in cui transitava il 12enne di Ceto, però, i due manufatti (pesanti quasi due quintali) sospesi nel vuoto sono scivolati verso il basso schiacciandolo alla parte alta del torace.
Sergio Gabossi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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