Valcamonica

Dalla Valcamonica un container pieno di riso, pasta e latte

I volontari di don Omar Delasa hanno raccolto cibo da spedire in Sud Sudan
Un'immagine di una delle scorse edizioni della raccolta di cibo per il Sud Sudan - © www.giornaledibrescia.it
Un'immagine di una delle scorse edizioni della raccolta di cibo per il Sud Sudan - © www.giornaledibrescia.it
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Mentre in Sud Sudan si cerca di ritrovare la normalità perduta, la Valcamonica si mobilita per regalare cibo e speranza. I volontari di «Tonj Project Onlus» di Darfo Boario Terme, non si fermano mai: dopo il tragico incendio doloso al dormitorio della missione salesiana dove opera l’associazione fondata da don Omar Delasa, lo scorso fine settimana al Simply Market di Boario Terme è stata organizzata la raccolta di generi alimentari da destinare ai poveri del Sud Sudan.

Dieci giorni fa, nel compound dove si trovano l’ospedale e la casa dei volontari camuni, una mano criminale ha appiccato il fuoco al dormitorio dove si trovavano quasi un centinaio di bambine e, per tre di loro, non c’è stato nulla da fare. Un fatto che ha acceso tensioni e proteste nel villaggio di Tonj dove, ad oggi, si trova anche un infermiere bergamasco. «Quanto accaduto ci ha scosso profondamente - ha spiegato don Delasa -. Ma le nostre attività non si fermano e per questo bussiamo ancora al cuore generoso della nostra gente chiedendo di donare qualcosa a chi non ha nulla».

E la gente, anche stavolta, non si è fatta pregare: in due giorni, i volontari hanno riempito quasi un centinaio di scatoloni contenenti riso, pasta, olio, latte in polvere e generi di prima necessità. Nei prossimi giorni, il carico verrà riposto in un container che partirà alla volta dell’Africa e, in circa quaranta giorni, dovrebbe arrivare a destinazione. «In Valle Camonica abbiamo tanti amici che ci sostengono», ha concluso don Omar Delasa. «Un ringraziamento particolare va al gruppo alpini di Terzano che ogni anno ci aiuta nella colletta alimentare».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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