Dai 100 ai 400 euro: buoni spesa per chi è in difficoltà
Piccolissimi segni per grandi povertà. Delle tesserine da cento, duecento o quattrocento euro per fare la spesa, acquistare pane e pasta nelle botteghe di Breno, nei giorni in cui i negozi si riempiono di luminarie e di gente alla ricerca dell’idea giusta per il regalo di Natale.
Poco più che una carezza, insomma, ma significativa per persone o famiglie che vivono con meno di 3.500 euro l’anno. Dando seguito alla positiva esperienza dello scorso anno, l’Amministrazione comunale ripropone i «buoni spesa per le famiglie in difficoltà economica», che consistono nell’erogazione, ai brenesi in stato di estrema povertà, di tessere per acquistare generi alimenti e di prima necessità nei negozi del paese, del valore di cento euro se il nucleo famigliare è composto da una persona, duecento se da due, trecento se da tre-quattro e quattrocento se la famiglia possiede cinque o più componenti.
Lo scorso anno il buono è stato assegnato a quindici persone: sei cittadini italiani, cinque extracomunitari e quattro comunitari tutti residenti a Breno, per un totale di 3.600 euro. Agli ultimi due anziani soli che sono rimasti fuori dalla graduatoria per assenza dei fondi ha provveduto un cittadino anonimo, che ha donato i soldi necessari perché a nessuno, proprio sotto Natale, fosse detto «no». Si è trattato di uomini che hanno perso il lavoro, anziani con la pensione minima e giovani già ai margini, persone ammalate e fragili che spesso faticano ad ammettere la loro condizione di grave disagio. Le domande vanno presentate all’ufficio Servizi sociali entro il 30 novembre.
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