Da Ono agli Usa sulle orme dei nonni emigranti
Tra il 1870 e il 1920 in circa 400 da Ono San Pietro affrontano il viaggio della vita, mettono in una piccola e sgangherata valigia sogni e affetti, insieme a qualche povero vestito, e solcano l’oceano Atlantico in cerca di fortuna e di lavoro.
La stragrande maggioranza trova occupazione nelle miniere di carbone situate nelle località di Courtney e di Elisabeth, nella valle di Monongahela in Pennsylvania, costruendo una famiglia, educando i figli e conferendo in quella città così lontana dalle montagne camune una preziosa identità storica e culturale proveniente dalla Valcamonica. Dal 19 al 24 agosto prossimi, altri cinquanta cittadini di Ono ripercorreranno quella rotta. Questa volta, però, con bagagli colorati e pieni di doni e con ben altri obiettivi: incontrare i parenti americani e saldare il gemellaggio tra le due comunità.
Ci saranno il sindaco Elena Broggi e l’intero Consiglio comunale, il parroco don Pierangelo Pedersoli, alcuni studiosi di storia locale appassionati del tema, tra cui Pierluigi Milani e Giuseppe Domenighini. Il primo ha già aperto la strada con due viaggi in Pennsylvania nel 2010 e 2013 per conoscere i suoi parenti; ne ha scritto anche un romanzo intitolato «Qualcosa di noi», una storia di immigrazione a Monongahela, che si svolge nell’autunno del 1912 all’ombra di un delitto commesso durante uno sciopero. Il secondo, invece, è il vero artefice del progetto.
Giuliana Mossoni
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