Valcamonica

Con «Ablazione sonora» sarà possibile ascoltare i suoni dell'Adamello

L’installazione al Musil si può ascoltare il suono dell’attività fusoria del ghiacciaio
L’installazione bioacustica «Ablazione sonora» è aperta al Musil
L’installazione bioacustica «Ablazione sonora» è aperta al Musil
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Da oggi e fino al 27 novembre sarà possibile immergersi completamente nel ghiacciaio dell’Adamello, ascoltandone rumori e suoni. È stata inaugurata al Musil di Cedegolo l’installazione «Ablazione sonora», ideata dal sound artist Neunau (al secolo Sergio Maggioni), che racconta e riassume 24 ore di attività fusoria del ghiacciaio dell’Adamello attraverso i suoi «lamenti». Maggioni, insieme a un team di ricercatori, ha installato quattro registratori bioacustici, collocati scientificamente nel ventre di crepacci e fessure durante l’estate del 2021, acquisendo più di 3.880 ore di registrazioni e ottenendo una banca dati di suoni in continuo aggiornamento.

L’installazione al Musil mostra i dati scientifici raccolti, creando una dimensione percettiva ed emotiva coinvolgente, consentendo un punto di vista inedito sulle implicazioni e conseguenze negative del cambiamento climatico sugli ecosistemi fragili.«Ablazione sonora» è composta da un sistema audio multi canale, da una sorgente luminosa e da un dispositivo sul quale sono indicate temperature, ora e potenza sonora registrata in concomitanza ai suoni in cui lo spettatore viene immerso.

L’artista vuole così trasformare lo spazio espositivo in un crescendo di sensazioni vissute personalmente durante le spedizioni sul ghiacciaio, ponendo in relazione dati scientifici, suono e luce.Alla vernice, oltre a Maggioni, era presente anche Roberto Ranzi, ordinario dell’Università di Brescia, che nell’ultimo ventennio ha studiato il ritiro del ghiacciaio dell’Adamello e ha fornito supporto scientifico all’iniziativa.

«Un suono in estinzione - afferma - è un ottimo esempio di come siano importanti una ricerca e una didattica multidisciplinari nelle quali la componente artistica partecipi a pieno titolo». Il progetto «Un suono in estinzione» monitora le implicazioni del cambiamento climatico sui ghiacciai alpini attraverso un’esplorazione sonora degli ambienti naturali a rischio, declinata in attività divulgative, artistiche e scientifiche.

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