Clima da funghi, dilaga la febbre del cercatore
In Valcamonica le condizioni ideali per l'abbondanza di funghi. Le informazioni utili per i cercatori. Aspettiamo le vostre foto...
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Acqua tanta, sole poco, ma a sufficienza. E la stagione dei funghi è servita. L’arrivo di agosto, con le ferie di molti e il trasferimento dei turisti nelle località montane della Valcamonica, dovrebbe incrementare la febbre da fungo. I miceti nei boschi ci sono e, sognando profumati risotti e carni insaporite, un po’ tutti si avventurano tra boschi e prati alla ricerca dell’agognato porcino.
In parallelo viaggiano gli appelli alla prudenza, non solo per evitare incidenti sui sentieri, che spesso di primo mattino sono parecchio scivolosi, ma anche per non raccogliere specie velenose o non rovinare il sottobosco. A questo proposito, anche quest’anno la Comunità montana camuna ha finanziato alcuni centri di consulenza micologica, dove gli esperti si mettono a disposizione del pubblico per dare consigli e riconoscere le specie. Le ristrettezze economiche hanno però costretto a tagliare alcuni presidi, lasciando in essere solo gli uffici di Edolo (sede Fai di via Porro 27), Vezza d’Oglio (Casa del fungo via Nazionale 134) e Ponte di Legno (Centro sanitario di piazzale Europa), condotti dai micologi Susanna Mariotti e Carlo Piumetti. I tre centri saranno consultabili fino al 30 agosto il martedì, giovedì e sabato in orario tardo pomeridiano.
Possono rivolgervisi gratuitamente per il riconoscimento delle specie e l’accertamento della commestibilità solo i raccoglitori in regola con il pagamento dei permessi di raccolta e i residenti in Valle. I permessi per la raccolta dei funghi, per quest’anno - in attesa della legge regionale che dovrebbe cambiare un po’ le regole - sono in vendita in un’ottantina di esercizi della Valle, tra bar, ristoranti, negozi, rifugi e uffici turistici. I prezzi? Otto euro il giornaliero, 20 il settimanale, 40 il mensile e 70 l’annuale.
Il Soccorso alpino, come ogni estate, raccomanda ai cercatori la prudenza e caldeggia l’utilizzo di calzature adeguate.
E voi? Avete già iniziato a raccogliere funghi? Non vi chiediamo di svelarci dove - i giacimenti di sapore sono giustamente tenuti al segreto -, bensì di farci vedere il vostro bottino. Mandateci una foto all’indirizzo gdbweb@giornaledibrescia.it o via Whatsapp al numero 389/5424471.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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