Valcamonica

«Cissva paghi o smettiamo di consegnare latte»

Presa di posizione di alcuni soci del consorzio camuno, che versa in una grave crisi economica
LA PROTESTA DEI PRODUTTORI
AA

Sulzano, undici del mattino di una domenica di sole. Clima da vacanza. Non per tutti. «Qui è sempre lunedì» dice dal trattore Andrea, 21 anni. Rappresenta l’ultima generazione all’interno dell’azienda agricola Guerini Giovanni che con il suo centinaio di mucche da latte è tra i primi soci della Cooperativa Cissva. Il caseificio che produce il formaggio Rosa camuna e che è un’istituzione in Vallecamonica. O forse lo era.

«Le cose da troppo tempo non vanno bene. Così non si può più andare avanti» racconta il giovane Guerini. Con lui anche Antonio Ottelli Zoletti, dell’omonima azienda agricola e Federica ed Emanuele Pe della fratelli Pe. Sono sul piede di guerra. 

«Noi aspettiamo ancora di essere pagati quando c’è chi percepisce uno stipendio da 360mila euro all’anno» spiegano gli agricoltori. 

Tutti i dettagli sull'edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, lenedì 3 giugno 2019, scaricabile anche in formato digitale

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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