Cissva: l'attività va avanti, ma serve un piano industriale
Vertice a tre per programmare il futuro di Cissva e per traghettarla fuori dal pantano in cui si trova da qualche tempo, con una difficile situazione economico-finanziaria che la attanaglia. La neo presidente Paola Pezzotti ha incontrato il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini e l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, in una riunione programmata già prima che, domenica, alcuni allevatori alzassero la voce, preoccupati per il loro futuro.
«I soci hanno ragione - ammette Pezzotti - lavorano e conferiscono il latte e per questo devono essere pagati. Ma la nostra analisi non è conclusa e il puzzle non completo, perché la situazione non è affatto semplice. Il nostro impegno, non appena avremo i dati definitivi, è di trasmetterli ai soci e presentarli». Nel frattempo l’attività di Cissva prosegue, esattamente come prima, e non ci sono dubbi che non possa continuare. «Le cose vanno avanti - continua Pezzotti -, bisogna solo mettere ordine e definire un piano industriale serio, che ci permetta di fare gli investimenti che servono, soprattutto per migliorare la fase della produzione». Se infatti il settore commerciale di Cissva è già in buone condizioni - con un marchio più che solido in grado quasi di sostenersi da solo - è il caseificio in sé a soffrire maggiormente.
«Bisogna necessariamente sistemare la struttura del caseificio e tutta la produzione - conclude la neo presidente -, sono operazioni che non possono più essere rimandate». Per iniziare serve un piano industriale, in via di realizzazione con il sostegno tecnico della Centrale del latte, e investimenti corposi, che potrebbero arrivare anche dalla Regione. Per Cissva le prossime settimane sono molto delicate.
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