Ci sono solo sei bimbi a scuola: le elementari dovranno chiudere
Per decenni quei corridoi hanno accolto giochi e merendine, in quelle aule a centinaia hanno imparato a leggere e scrivere. E sulle lavagne si sono consumati chilometri di gesso. Adesso stop. Questi sono gli ultimi giorni di apertura della scuola elementare Prudenzini di Losine: davvero troppo pochi i bambini rimasti in paese e, di conseguenza, le iscrizioni. Al punto che, quest’anno, c’erano solo sei alunni in una pluriclasse dalla prima alla quinta. Impossibile andare avanti, sia dal punto di vista didattico sia per i costi.
Non che le pluriclassi non funzionino più, anzi: nei piccoli Comuni di montagna, staccati chilometri l’uno dall’altro, ci sono eccome. Ma a Losine - adagiato tra Breno, Niardo e Capo di Ponte - è stato impossibile impedire la «diaspora».
Lo scorso anno, ad esempio, la classe prima di piccoli losinesi, sette in tutto, ha scelto in blocco di iscriversi a Breno, per evitare la pluriclasse. E così la scuola di Losine è andata pian piano morendo.
Usando un eufemismo, il sindaco Mario Chiappini - costretto suo malgrado a chiudere - afferma che oggi a Losine «manca la materia prima» che consenta di far vivere una scuola: i bambini. A lui è toccato il compito di informare le famiglie e concludere le «dolorose» procedure amministrative. Non che gli sforzi per ovviare non ci siano stati: negli ultimi periodi era stato aperto il doposcuola, con un’insegnante dedicata che aiutava nei compiti. Ed era anche stato istituito un bonus di 500 euro per chi decideva di iscrivere il figlio alla prima. Ma anche questo non ha funzionato.
Dal prossimo anno i piccoli losinesi andranno nella scuola sull’altro lato della valle, a Niardo, lontana un pugno di chilometri, già meta degli alunni iscritti alle medie. Per questo sarà potenziato il servizio di trasporto: «È stata una scelta sofferta - dice il sindaco - ma obbligata. Mandare tutti a Niardo ci permette di tenerli insieme dalla prima elementare alla terza media, per dare ancora il senso del paese e dello stare insieme, evitando la diaspora in più località e di perdere il senso di comunità».
E la scuola di Losine? Per «lei» il futuro potrebbe non essere di totale chiusura, bensì solo di «cambio d’utenza». Il progetto non è ancora certo, ma pare che altri bimbi,di un’età diversa, potrebbero essere ospitati in quegli spazi. Bisognerà aspettare qualche settimana per avere tutti i permessi. Nel frattempo, si prepara la «festa» di chiusura.
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