Ci sono 40mila euro per spazzare via i rifiuti abbandonati lungo la Statale 42
Cartacce, mozziconi, pacchetti di sigarette e di caramelle, fazzolettini e bottigliette, fino ad arrivare a interi sacchi dei rifiuti e a oggetti di piccole e medie dimensioni, a misura di «lancio dal finestrino». Per i turisti che, nei fine settimana o nei periodi di ferie, percorrono la statale 42 per raggiungere le località di villeggiatura, il biglietto da visita della Vallecamonica non è purtroppo, spesso, dei migliori.
Ad accompagnare lo sguardo, oltre l’orizzonte delle montagne in lontananza, c’è a corto raggio un catalogo molto ampio di rifiuti abbandonati ai lati della carreggiata, nelle piazzole di sosta o, anche, lanciati direttamente dalle auto in corsa. Ora un accordo, siglato nelle ultime ore da Anas, Comunità montana di Vallecamonica e da Valle Camonica servizi srl, società dell’ente comprensoriale, prevede la rimozione dei rifiuti abbandonati lungo la direttrice principale che attraversa da nord a sud l’intera vallata.
L’accordo
L’intervento sarà, per la precisione, sulla lingua d’asfalto che va dal chilometro 67 a quasi il 148, ovvero dalle porte della Vallecamonica, a Pian Camuno, fino all’estremità nord di Ponte di Legno, passando per Darfo, Esine, Breno, Edolo e oltre. Per le attività di rimozione e di trasporto dei rifiuti solidi urbani abbandonati nelle piazzole di sosta e nelle aree di allargamento presenti in entrambi i sensi di marcia lungo la statale, l’Anas ha già stanziato circa 40mila euro. Fondi che saranno girati a Valle Camonica servizi, per effettuare la rimozione e smaltimento di quanto viene gettato.
Le attività verranno svolte con una frequenza quindicinale, secondo un programma concordato tra le due parti e l’accordo avrà la durata di un anno. L’intervento mette fine a una lunga diatriba (e alle conseguenti polemiche) sul decoro delle strade camune, querelle che parte appunto dalla pulizia della 42 e passa dal taglio della vegetazione lungo i margini della statale. È questo un altro punto dolente, sul quale in passato si sono innestate anche vari contradditori, perché di mezzo non c’è solo il decoro e la bellezza del paesaggio, ma anche la sicurezza.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato