Centinaia di Penne nere per il pellegrinaggio in Adamello

Alcune centinaia di alpini hanno raggiunto il rifugio Gnutti per la cerimonia in quota del 56° Pellegrinaggio in Adamello. All’omelia, il vescovo di Brescia, monsignor Pierantonio Tremolada ha elogiato lo spirito di solidarietà, di sacrificio e di responsabilità delle Penne nere.

Dedicato a Serafino Gnutti e al secolo di vita dell’Ana, con la cerimonia in quota in Val Miller, ai 2.166 metri del rifugio, si è celebrato il suo momento clou della 56esima edizione del Pellegrinaggio. Penne nere, amici ed escursionisti, già dalle prime ore del giorno, si sono messi in moto, con la partenza della colonna 5 dalla Valmalga, intitolata a Giuseppe Capè, per raggiungere il rifugio in tempo per la cerimonia civile delle 10.45 e la messa delle 11. Il tempo incerto non ha spento l'entusiasmo di migliaia di persone che non hanno voluto mancare a questa cerimonia.

In serata si è quindi svolto, come da programma, l’onore ai caduti al monumento di Sonico e l’inaugurazione della mostra multimediale «Vittime di guerra» nella sala Mottinelli, il concerto Canti e parole della Grande guerra con la banda San Lorenzo e il coro Baitone e la serata danzante nello spazio feste. Domenica sarà la volta della sfilata per le vie del paese che, diversamente dal solito, sarà al termine della cerimonia: si partirà alle 9 con l’ammassamento al campo sportivo, dove ci saranno gli onori ai caduti e al labaro dell’Ana, i saluti, la messa, la sfilata e il rancio alpino.