Valcamonica

Caso Laura Ziliani: i profili delle figlie e di Mirto Milani

Silvia e Paola Zani, impiegata di 27 anni e studentessa di 19, vivono insieme a Temù. Con il fidanzato della maggiore, sono accusate di omicidio
MORTE LAURA ZILIANI: TRE ARRESTI
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Silvia e Paola Zani, impiegata di 27 anni e studentessa di 19, sono due delle tre figlie di Laura Ziliani. Vivono insieme a Temù, dove trascorreva molto tempo insieme a loro anche Mirto Milani, 27 anni, fidanzato della sorella maggiore e residente a Roncola San Bernardo, in provincia di Bergamo.

Tutti e tre sono stati arrestati venerdì mattina, accusati dell'omicidio volontario di Laura Ziliani, aggravato dalla relazione di parentela con la vittima, e occultamento di cadavere.

Mirto Milani

Mirto Milani - Foto tratta dal profilo Facebook
Mirto Milani - Foto tratta dal profilo Facebook

Originario di Calolziocorte (Lecco), Mirto è laureato in Psicologia e ha studiato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Sopranista, suona l’organo nella chiesa parrocchiale del suo paese. Ha conosciuto Silvia Zani una decina di anni fa durante una vacanza studio nel Regno Unito. Il giovane dormiva molto di frequente a casa della fidanzata, tranne nei weekend in cui Laura Ziliani raggiungeva le figlie. Lo scorso 7 maggio, il giorno prima della scomparsa della donna, ha passato la serata e poi la notte nello stesso appartamento, dove il giorno dopo ha fatto colazione.

Nell’ultimo periodo si era dimostrato molto interessato alla situazione finanziaria della Ziliani, tanto da voler amministrare personalmente alcuni immobili della donna, comproprietaria con le figlie di diversi appartamenti e terreni, che le fruttavano un reddito mensile consistente. Secondo quanto riportato nell’ordinanza, Mirto aveva addirittura avuto una discussione con Laura, scaturita dai costi troppo elevati di una ristrutturazione. Un litigio che aveva scosso l’ex vigilessa, tanto che lei l’aveva raccontato alla madre Marisa, dicendosi stupita di quell’ingerenza.

Proprio la nonna materna delle ragazze ha riferito agli inquirenti che il giovane era «troppo attaccato al denaro», al punto che aveva discusso con Silvia perché non voleva che la ragazza le regalasse una lavatrice usata.

Silvia e Paola Zani

Le indagini hanno ricostruito il rapporto molto stretto e confidenziale tra Mirto e entrambe le sorelle. Dalle 38 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare emerge un profilo delle due ragazze molto contrastante con il video-appello concesso alle telecamere della trasmissione di Rai3 «Chi l’ha visto?». Le sorelle Zani, in lacrime e molto scosse, imploravano: «Chiunque abbia qualsiasi informazione venga a riferirla, perché qualunque cosa potrebbe aiutarci a trovarla. Vi prego. Qualunque segnalazione abbiate, anche se l’avete vista di striscio, per favore ditecelo, perché potrebbe servire davvero pochissimo per indirizzare le ricerche nella direzione giusta».

Un coinvolgimento emotivo che contrasta parecchio con un’intercettazione telefonica riportata nell’ordinanza: a venti giorni dalla scomparsa della madre, le sorelle si congratulavano l’una con l’altra per i soldi che avrebbero a breve incassato. Parlavano della possibilità di dare un anticipo per comprare un’automobile e di una vacanza. «Tanta roba, troppo figo» si dicevano in una telefonata. Secondo gli inquirenti, nel loro scambio si registra «l’assenza di qualsivoglia turbamento circa le sorti della madre e la loro unica preoccupazione sembra rivolta agli aspetti economici della vicenda».

 

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