Valcamonica

Carol Maltesi, l'assassino: «Sono un vigliacco, mi vergogno»

Durante il terzo interrogatorio Davide Fontana si è detto pentito per non aver allertato subito le forze dell'ordine
Il luogo del rinvenimento del cadavere, Carol Maltesi e Davide Fontana - © www.giornaledibrescia.it
Il luogo del rinvenimento del cadavere, Carol Maltesi e Davide Fontana - © www.giornaledibrescia.it
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«Sono un vigliacco, mi vergogno per ciò che ho fatto e per non avervi chiamato subito». Queste le parole pronunciate da Davide Fontana, il 43 enne che ha ucciso e fatto a pezzi la vicina di casa Carol Maltesi a Rescaldina (Milano), il cui corpo è stato ritrovato la scorsa settimana a Paline di Borno, durante il suo terzo interrogatorio, reso oggi al procuratore di Busto Arsizio (Varese) Carlo Nocerino nel carcere di Brescia.

È quanto ha detto all'Ansa il suo avvocato difensore. Fontana, ascoltato per oltre cinque ore, «ha risposto a tutte le domande degli inquirenti e si è detto assolutamente pentito», ha detto il legale. Durante l'interrogatorio «ha avuto un crollo emotivo», ha aggiunto l'avvocato, «si è dato più volte del vigliacco per non aver avuto il coraggio di chiamare subito le forze dell'ordine».

Nelle cinque ore di colloquio, gli inquirenti hanno cercato riscontri rispetto alle prove del delitto repertate a casa della vittima e a quanto già detto in precedenza dallo stesso Fontana.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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