Valcamonica

Caritas, la fragilità sempre più spesso parla italiano

Cibo, vestiario e lavoro in cima alla liste delle richieste. Metà delle persone assistite sono italiane
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In questa crisi che non passa, il bisogno parla ancora italiano: e la Caritas zonale di Darfo Boario Terme non si tira indietro. Oltre 1.100 interventi di assistenza, più di un migliaio di pacchi alimentari distribuiti a 133 famiglie e uno sportello aperto 365 giorni all’anno: come accade ogni volta che si avvicina il 31 dicembre, gli uffici di via Scura tracciano il quadro di un anno di lavoro e la statistica conferma a grandi linee i numeri della stagione precedente.

«La cosa che più ci deve far riflettere è che almeno la metà delle persone che chiedono aiuto sono nostri connazionali - ha spiegato il presidente del sodalizio, don Danilo Vezzoli -. Sono persone che hanno bisogno di cibo e vestiario, ma soprattutto di un posto di lavoro. Nell’immaginario collettivo, la Caritas viene vista come il luogo dell’accoglienza dei migranti e degli stranieri: ma i bisognosi sono anche i nostri vicini di casa o gli amici che incontriamo per strada».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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