Valcamonica

Capo di Ponte, firma per aprire tutti gli itinerari di Naquane

Ministero, Regione e Comunità montana in rete per rilanciare il sito Unesco camuno
Una delle rocce nel parco di Naquane © www.giornaledibrescia.it
Una delle rocce nel parco di Naquane © www.giornaledibrescia.it
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L’obiettivo è impegnativo: aprire tutti e cinque gli itinerari all’interno del parco delle incisioni di Naquane, a fronte dei soli due tracciati che oggi possono essere percorsi dai visitatori. In questo modo, sarà possibile ammirare proprio tutte le rocce istoriate del più grande sito italiano di graffiti rupestri.

È l’impegno che si sono presi gli enti che hanno siglato l’accordo per l'attuazione di politiche integrate per la valorizzazione e gestione del sito Unesco «Arte rupestre della Valle Camonica». La firma è avvenuta nel palazzo della Regione, contestualmente al convegno di chiusura dei festeggiamenti per i quarant’anni dell’iscrizione del sito camuno - primo in Italia - nella lista del Patrimonio mondiale dell’umanità. L'obiettivo dell'accordo è raggiungere una gestione integrata degli interventi e un maggiore coordinamento tra gli enti, ottimizzando l'utilizzo delle risorse.

A dire «sì» c’erano il ministero per i Beni e le attività culturali (nella persona di Giuseppe Stolfi, sovrintendente per l’Archeologia belle arti e paesaggio per Bergamo e Brescia), la Regione (Stefano Bruno Galli, assessore all'Autonomia e Cultura) e la Comunità montana (Attilio Cristini, assessore alla Cultura), assieme a Emanuela Daffra, direttore del Polo museale della Lombardia.

L’accordo di valorizzazione - che «esige dal punto di vista istituzionale un impegno particolare» - prevede anche la costituzione di una segreteria tecnica, a costo zero, e la realizzazione di un programma comune di lavoro. Qualora il progetto dovesse portare buoni frutti, verrà esteso agli altri nove siti Unesco lombardi, adattandolo alle singole esigenze.

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