Valcamonica

Cantiere al lago Bianco, il comitato: «Nessun riscontro dopo le diffide»

Le associazioni finora non hanno ricevuto risposte alle segnalazioni inviate agli enti per sospendere i lavori al Passo Gavia
Il cantiere al Lago Bianco in uno scatto del 25 settembre - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il cantiere al Lago Bianco in uno scatto del 25 settembre - Foto © www.giornaledibrescia.it
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A una settimana di distanza dalle due diffide e dallesposto alla Procura di Sondrio tutto tace. Nessuna delle associazioni che hanno firmato le segnalazioni inviate a tutti gli enti coinvolti nel cantiere al lago Bianco, subito dopo il Passo Gavia, ha ricevuto una risposta alle contestazioni presentate in via formale. 

«Ad oggi non abbiamo avuto nessun riscontro - conferma Matteo Lanciani, tra i referenti bresciani del comitato Salviamo il Lago Bianco, nato spontaneamente nel 2020 da residenti della Valtellina e della Valcamonica -. Nessuno che abbia nemmeno detto "prendiamo atto, vi faremo sapere". Nulla». Contattato dal Giornale di Brescia, il Parco dello Stelvio (diretto dal bresciano Franco Claretti) fa sapere che risponderà alla diffida nel «modo conforme a una pubblica amministrazione», vale a dire via pec ai mittenti. 

Le diffide sono state inviate a Provincia di Sondrio, comuni di Bormio e Valfurva, Parco nazionale dello Stelvio, Regione Lombardia, ministero dell’Ambiente, Procura della Corte dei Conti, Commissione Europea. A questi enti le associazioni firmatarie hanno chiesto di sospendere con urgenza i lavori in corso da luglio al lago Bianco nell’ambito del progetto di riqualificazione degli impianti di innevamento artificiale di Valfurva: servono a installare le tubazioni per prelevare acqua dal bacino subglaciale e trasportarla a valle per alimentare il sistema di neve artificiale della pista da sci di fondo «Valtellina». Per le associazioni questi lavori stanno provocando «danni irreparabili all’ambiente», in violazione a una serie di normative italiane ed europee e ai regolamenti previsti per le aree protette all’interno delle quali si trova il lago Bianco.

Il progetto definitivo è stato approvato nel 2019 con una convenzione tra il Comune di Valfurva e la Società Santa Caterina Impianti. Conta su un finanziamento di 500mila euro ottenuto nel 2016 dal Comune di Valfurva dal Fondo Comuni Confinanti, destinato ai territori limitrofi alle regioni a statuto speciale. Il cantiere al lago Bianco, a 2.607 metri di altitudine, è l’ultima fase dei lavori e il termine previsto è il 31 ottobre. Dall’invio delle due diffide a oggi c’è stato un sopralluogo dei carabinieri forestali di Valfurva, cui non sono seguiti provvedimenti. Sono attesi anche i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente di Sondrio, allertati da Arpa Lombardia dopo le segnalazioni degli attivisti. 

Il 28 settembre scorso il Comune di Valfurva ha affidato l’incarico dello studio voxnaturae per «il monitoraggio ante operam e post operam» di lavori, cioè un piano di monitoraggio ambientale per verificare l’impatto dei lavori sulle specie pregio nelle aree «in particolare presso l’area torbigera in zona "la Fonte" di S. Caterina e presso il Lago Bianco al Passo Gavia». Come sottolineato dagli attivisti del comitato Salviamo il Lago Bianco, si tratta di un piano necessario - come specifica la stessa determina dirigenziale del comune (n.215) - «ante operam», cioè prima dell'inizio dei lavori. Che però sono partiti a luglio. 

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