Cane ucciso con bastoni e pietre, foto inchioda autori
Questione di ore e l’uomo avrà un nome e un volto. I carabinieri di Breno sono sulle tracce del mandriano che, in Valcamonica, assieme ad altri due uomini, ha brutalmente ucciso uno dei suoi cani. Prima lo ha bastonato e poi lo ha finito sfondandogli il cranio con una grossa pietra. Il tutto davanti agli occhi di un bambino.
Una sequenza immortalata il 18 luglio da un escursionista di passaggio sul sentiero che da Bazena porta verso il lago della Vacca. Le sue fotografie sono rimbalzate da un sito all’altro, raccogliendo l’indignazione e la richiesta di rapidi interventi da parte di diversi gruppi animalisti.
Il mandriano protagonista della brutale uccisione sarebbe un 45enne conosciuto nella zona e non sarebbe stato difficile quindi identificarlo. I carabinieri lo starebbero raggiungendo in quota dato che si troverebbe con gli animali in una zona impervia. Deve rispondere dell’uccisione, senza necessità e con crudeltà, dell’animale, ai sensi dell’articolo 544 del codice penale.
In particolare, l’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica di Brescia in merito all’uccisione di un cane seviziato, torturato e ammazzato in provincia di Brescia davanti agli occhi di un bambino. L’ufficio legale della Protezione Animali ha contestato non soltanto i reati di maltrattamento e uccisione di animali ma anche quelli relativi all’abuso psicologico e alla violenza assistita su minore.
Quella dei maltrattamenti agli animali è una piaga che pur sanzionata dal Codice penale resta una costante: lo stesso Enpa di recente stimava in un maltrattamento al giorno la frequenza dei soli episodi denunciati.
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